Gli alunni delle Terze hanno vissuto l’esperienza del viaggio di istruzione all’estero, come nella tradizione degli Artigianelli, che li ha per cinque giorni a Monaco di Baviera.
La città bavarese ci ha permesso di addentrarci negli ambiti storici ed artistici che gli alunni stanno studiando in questo loro anno scolastico. Monaco è la città dove è nato il nazionalsocialismo e dove hanno avuto inizio gli avvenimenti che hanno segnato in modo drammatico la storia ma è anche la città della prima “secessione” avvenuta nel 1892 e che ha visto protagonisti – nella scuola di Franz von Stuck – quegli artisti che saranno i protagonisti delle Avanguardie del ‘900: il gruppo del Cavaliere Azzurro “Der Blaue Reiter”, Vasilij Kandinskij, Franz Marc, Paul Klee, Gabriele Münter.
Oltre alla visita ai luoghi storici della città, gli alunni si sono recati a Dachau dove il 22 marzo del 1933, solo poche settimane dopo la nomina di Adolf Hitler alla cancelleria del Reich, fu creato un campo il primo campo di concentramento per prigionieri politici. Questo luogo fu il modello per i successivi campi di concentramento e di sterminio diventando da subito la “scuola di violenza” per i soldati delle SS. Durante i dodici anni in cui il campo è stato aperto, vi furono rinchiuse più di 200.000 persone provenienti da tutta Europa e vi sono state giustiziate – tramite le camere a gas – 41.500 persone fino alla data del 29 Aprile del 1945 quando le truppe americane liberarono i sopravvissuti. Un luogo in cui, fin dal cancello con la famigerata scritta “Arbeit macht frei” (il lavoro rende liberi), è possibile respirare il dramma che vi si è consumato e sentire tutto il peso della storia.
Gli alunni hanno potuto ammirare la bellezza dei capolavori degli artisti dell”800 e del ‘900, delle avanguardie, dell’espressionismo e dell’astrattismo, nei musei dell’Alte Pinakothek (che accoglie temporaneamente anche i capolavori della Neue Pinakothek, chiusa per lavori di ristrutturazione), della Pinakothek der Moderne e del Lenbachhaus.
Sono stati cinque giorni in cui le due classi hanno anche potuto vivere insieme, tra loro e con i docenti che li hanno accompagnati, sperimentando un modo di conoscere che è parte integrante del lavoro quotidianamente svolto a scuola. È stata un’esperienza bellissima e che resterà per sempre.
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