Il procuratore capo della Procura della Repubblica di Firenze, Giuseppe Creazzo, ha incontrato gli alunni della nostra scuola all’interno del progetto “Caro Magistrato ti scrivo…”, raccontando di sé e rispondendo alle numerose domande degli alunni.
Il progetto, destinato agli alunni di seconda, coinvolge una Scuola Media per ciascuna regione italiana e la nostra scuola è stata scelta per parteciparvi. Gli alunni hanno prodotto degli elaborati raccolti nel volume pubblicato e che il dott. Creazzo ha donato ai ragazzi; è stato particolarmente bello il desiderio del Procuratore di farsi “autografare”, dagli alunni, la sua copia del volume, sottolineando la bellezza è la profondità dei testi prodotti e testimoniando quanto l’avessero colpito.
L’incontro, a conclusione del progetto, ha consentito ai ragazzi di conoscere un autorevole testimone del nostro tempo e di interagire con un uomo con le sue problematiche, i suoi timori, le sofferenze dovute ad una sentenza, la famiglia, la scorta, la vita quotidiana, la difficoltà apparente ad interagire in una collettività ed in territori malavitosi. In sintesi una «persona» che ha il gravoso compito di amministrare «Giustizia».
Alla domanda di Mattia “darebbe la propria vita per il proprio paese” il dott. Creazzo ha risposto che certo la morte non è “ciò a cui aspira” ma che nel suo lavoro c’è qualcosa che è peggio che morire ed è “tradire e venir meno al proprio dovere”.
Il senso del dovere, che la scuola e le famiglie testimoniano agli alunni, è – ora più che mai – una ricchezza da custodire, coltivare, far crescere nelle nuove generazioni di uomini e cittadini.