La Scuola dell’esperienza
La Scuola degli “Artigianelli”, fondata nel 1899 per accogliere i ragazzi del quartiere “bisognosi di educazione”, è oggi è una scuola secondaria di primo grado paritaria, diventata un importante punto di riferimento educativo per tutta la città di Firenze.
L’istituto, alla sua origine, aveva lo scopo di avviare alla tradizionale e rinomata cultura artigiana fiorentina i giovani di San Frediano: con Regio Decreto n. 393 del 31 luglio 1939, ottenne il riconoscimento legale; nel 1963 divenne Scuola Media e dal 1970 ha l’attuale denominazione “Pio X Artigianelli”.
Nel 2001, con DM 28 febbraio 2001, ha ottenuto lo status di Scuola Paritaria.
La scuola ha come basi e finalità del proprio progetto educativo da un lato l’educazione alla libertà per comprendere e costruire la propria senza condizionamenti e, contemporaneamente, la ricerca della verità attraverso l’osservazione e lo studio attenti ed appassionati del reale.
Proprio a partire da questi principi educativi, attraverso un percorso didattico multidisciplinare, la nostra scuola svolge un lavoro costante di educazione all’apertura verso la realtà tutta e di approfondimento e giudizio degli argomenti e delle materia cercando sempre il nesso con il reale. Uno sguardo unitario della realtà che superi la diversificazione dei contenuti delle diverse discipline.
La Storia dell’istituto
Nel 1899 un autentico fiorentino, Cesare Parissi, ebbe l’iniziativa di fondare un asilo per bambini bisognosi di essere accolti ed educati. E poiché gli sembrò che la zona più adatta per intervenire a favore del popolo fosse quella dell’Oltrarno, ricercò un luogo adatto a tale scopo. Lo trovò in via delle Caldaie, sull’angolo di via del Campuccio, nel cuore del quartiere di San Frediano. L’asilo fu inaugurato il 25 dicembre 1899 e fu posto sotto l’alto patronato dell’Arcivescovo di Firenze, la gestione fu affidata ai PP. Scolopi.
Negli anni immediatamente dopo la fondazione, l’asilo si trasferì in via de’ Serragli, nell’attuale sede dell’Istituto Pio X Artigianelli, all’interno del grande complesso trecentesco del Convento di Santa Elisabetta delle Convertite. Proprio in una delle case facenti parte dell’antico complesso, il 21 luglio 1515 nacque San Filippo Neri ed è nella memoria storica fiorentina che molti infermi accorsero a bere l’acqua del pozzo presente al centro del cortile chiedendo il miracolo della guarigione.
Nel 1909 il SS. Pontefice Pio X, per mezzo del Parissi, volle essere iscritto tra i soci benefattori dell’Istituto e fece pervenire una munifica offerta a mezzo del Cardinale Arcivescovo di Firenze. Con Regio Decreto del 17 marzo 1912, fu approvato lo statuto dell’asilo che assunse il nome di Asilo “Umberto I” e che divenne Ente Morale, incluso come tale gra gli istituti di assistenza e beneficenza di Firenze. A tale ricordo nel cortile interno fu apposta una lapide col busto del re, ancora oggi presente.
Nel 1932 fu istituita la scuola di avviamento professionale per artigiani che rispondeva alle esigenze sociali ed economiche di quel periodo e che molto si adattava alla realtà della gioventù dell’Oltrarno fiorentino. La scuola ottenne, con R.D. n.393 del 31 luglio 1939 il riconoscimento legale. Nel 1963 le scuole di avviamento professionale furono soppresse e l’Istituto, per rimanere fedele ai suoi intenti originari, la sostituì con la Scuola Media. Con DPR del 7 gennaio 1970 fu approvato il nuovo statuto ed assunse la denominazione attuale “Pio X Artigianelli”. Con DM del 28 febbraio 2001 ha ottenuto lo status di Scuola Paritaria.
Obiettivi della scuola
La nostra scuola ha come obiettivo la crescita della persona, soggetto unico, irripetibile e libero. Per questo concepiamo l’educazione come introduzione alla realtà totale e quindi come corresponsabilità verso di essa
Consideriamo la tradizione culturale il punto di partenza necessario per cogliere il valore del presente e delle diversità, ma anche per conseguire il bene comune. Vogliamo offrire un punto di riferimento per l’intera comunità restituendo, a chi insegna, la giusta autorevolezza e la passione per uno dei mestieri più difficili e, contemporaneamente, rispondere alla richiesta “prima” dei ragazzi e dei nostri figli: “diventare grandi”.
Gli anni della scuola media non costituiscono un’età di mezzo, un vuoto periodo intermedio. Sono invece il periodo importantissimo in cui si delinea l’atteggiamento fondamentale del ragazzo di fronte alla realtà e si chiarisce lo scopo per cui vale la pena vivere ed impegnarsi.
Aver davanti docenti motivati, capaci di comunicare – attraverso le proprie discipline – la passione per la realtà ed un metodo di studio adeguato, è essenziale affinchè un ragazzo possa crescere e trovare la propria strada.
- Solidità e basi culturali:
Per giudicare il presente e guardare al futuro occorre partire dalla ricchezza di esperienza che ci ha preceduti.
Se la nostra tradizione culturale è posseduta in modo critico dai ragazzi, questi possono sviluppare in modo creativo la propria personalità. Perchè questo accada occorrono maestri attenti ed appassionati che li accompagnino in questo cammino di scoperta e di crescita.
- Lo studio come scoperta:
Lo scopo che ci proponiamo è quello di educare i ragazzi ad usare adeguatamente la ragione, provocandoli a chiedersi il perchè di tutte le cose ed a scoprire il nesso tra le cose, gli argomenti, le discipline.
La realtà, infatti (e dunque anche una poesia, un teorema, una formula chimica, un fenomeno fisico, un brano musicale, un quadro…) ha un significato che vale la pena scoprire. È questa l’ipotesi da cui partiamo. Per questo desideriamo educare i nostri alunni ad un atteggiamento di apertura, disponibilità ed attenzione nei confronti di tutto ciò che incontrano, a partire proprio dalle ore di lezione.
Così i ragazzi sono introdotti all’appassionante avventura della conoscenza, non solo offrendo loro strumenti ma sollecitandoli alla capacità di giudizio personale.
La struttura
La scuola si inserisce nell’antico complesso degli Artigianelli, situato nell’Oltrarno.
Da sempre luogo di educazione e di creazione in cui mani sapienti di artigiani che creavano bellezza, avviavano al lavoro i giovani che avevano il desiderio di imparare il “mestiere”. Ancora ora, insieme alla scuola, all’interno del complesso degli Artigianelli, diverse botteghe artigiane continuano nella loro opera di affascinante creazione.