Sabato 19 Ottobre alle ore 10,30 si svolgerà, presso la Biblioteca Thouar – Via Mazzetta, angolo di Piazza Santo Spirito, l’inaugurazione della mostra fotografica “Immaginare Pratolini. San Frediano ieri, San Frediano oggi” curata dagli alunni delle classi terze della nostra scuola, guidati e coadiuvati dal Prof. Matteo Biagi e dal Prof. Fortunato Rao.
In occasione del Centesimo Anniversario della nascita di Vasco Pratolini (Firenze 19 Ottobre 1913 – Roma 12 Gennaio 1991), la Biblioteca Thouar ha chiesto alla nostra scuola di realizzare il contributo iniziale alle cerimonie.
Per poter meglio comprendere il lavoro svolto ed il percorso che sottende, riportiamo di seguito il testo del pannello introduttivo della mostra.
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Le ragazze di Sanfrediano, romanzo uscito su rivista nel 1949 e pubblicato da Vallecchi nel 1952, costituisce un unicum nella bibliografia di Vasco Pratolini. Unicum tematico in primo luogo, poiché il tono ironico, riscontrabile fino dai titoli dei capitoli, e la beffa finale, quasi boccaccesca, appaiono distanti sia dalla corale tragicità dei primi romanzi che dal timbro politico-sociale della trilogia di Una storia italiana. Unicum geografico in secondo luogo, per il fatto di essere ambientato di là d’Arno, e non nel quartiere della sua infanzia, o a Santa Croce. La chiave di lettura di una possibile correlazione tra queste due “deviazioni” risiede proprio nella specificità del quartiere di Sanfrediano, i cui abitanti sono accomunati da un particolare senso di appartenenza, e tendono a riconoscersi in alcuni aspetti del carattere, quali la caparbietà, la sfrontatezza, e “la capacità di ricavare della leggiadria dalla propria sguaiataggine”.
Quando abbiamo ricevuto l’invito, da parte della biblioteca Thouar, a partecipare alla celebrazione del centenario della nascita di Vasco Pratolini lavorando, come scuola di San Frediano, su questo testo, abbiamo deciso di prendere spunto da questa correlazione e domandarci, insegnanti e alunni, se la specificità del quartiere sia ancora viva, nonostante le trasformazioni urbanistiche e sociali, oppure se sia impossibile, nel 2013, ritrovare lo spirito descritto nelle pagine del romanzo. E così, armati di macchina fotografica, abbiamo ripercorso i luoghi pratoliniani, alla ricerca degli elementi descritti nel testo, da quelli monumentali a quelli più dimessi. I pannelli espositivi seguono in maniera ondivaga l’intreccio del romanzo, senza alcuna pretesa di esaustività: i luoghi più lontani dal quartiere, come ad esempio il parco delle Cascine, non sono stati fotografati.
Sarebbe presuntuoso pretendere di dare una risposta ad un quesito tanto complesso con questa semplice ricerca: ci accontentiamo di esserci posti la domanda e di fornire un piccolo contributo che ogni spettatore potrà valutare autonomamente.
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L’inaugurazione sarà moderata da Francesca Tofanari (giornalista, autrice di varie ricerche e inchieste sui quartieri di San Frediano e Santo Spirito) e introdotta da Paolo Ermini (direttore del Corriere Fiorentino), prevede gli interventi di Roberto Ciulli (Presidente dell’Associazione Rondinella Del Torrino di Santa Rosa e del Comitato Oltrarno Promuove) e Alessandro Sardelli (Vicepresidente e responsabile editoriale della Sezione Oltrarno dell’A.N.P.I.), che contestualizzeranno le immagini della mostra nella storia dei quartieri dell’Oltrarno.
La mostra si concluderà il sabato successivo, il 26 ottobre, alle 10.30, con un incontro moderato da Francesca Tofanari e introdotto da Ornella Grassi (Presidente della Commissione cultura del Quartiere 1) durante il quale verranno ascoltate le voci-testimonianza dal quartiere.