Incontro #8 “Mettere il punto”.
L’incontro di oggi è stato l’ultimo del laboratorio sull’inchiostro. I ragazzi sono partiti alcuni mesi fa da un pomeriggio soleggiato fuori Firenze, hanno cercato qualcosa che hanno sempre avuto intorno, ma non conoscevano: le galle. Queste incredibili strutture legnose, simili a prima vista a una ghianda, sono in realtà la casa di un piccolo insetto che parassita piante. Sono ricche di tannino, una sostanza che la pianta produce per difendersi dall’attacco dell’insetto, ma che reagisce con il solfato ferroso dando un inchiostro indelebile, nerissimo: l’inchiostro ferrogallico. Quando si parla di inchiostro e di scrittura spesso si associano queste parole a un’epoca passata, quasi remota, in realtà l’inchiostro ferrogallico è stato in uso dai primi secoli dopo Cristo ai primi del ‘900, quando arrivò il “nuovo” inchiostro a china che non danneggiava i pennini. I ragazzi sono stati accompagnati in questo percorso soffermandosi da una parte sul processo di produzione e dall’altra sul valore multidisciplinare dell’attività svolta tra storia, arte e scienza in modo da rendere queste “materie” non solo toccabili con l’esperienza, ma anche indagabili da un punto di vista diverso dal solito, in cui ognuna dà senso all’altra. Il lavoro finale è stato una serie di etichette, se ne sono scritte davvero tante…guardate la foto. Forse una capiterà anche a voi (ma solo se siete stati buoni) chissà?…lo scopriremo solo scrivendo!